Colli Euganei

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Sentiero Colli Euganei Centrali n.2

Sentiero Colli Euganei Centrali n.2

Sentiero Colli Euganei Centrali n.2

Sentiero n. 2 del Parco Regionale dei Colli Euganei

Il sentiero naturalistico dei Colli Euganei Centrali si spiega nel cuore degli Euganei per una quindicina di chilometri. 
Nei pressi della località Case Zuccato a Villa di Teolo, ai piedi della salita che conduce a Teolo, si svolta a destra su via Euganea Villa, si prosegue lungo via Calti Pendice e si giunge a un ponticello, oltre il quale ha inizio il sentiero.
Si segue il sentiero salendo attraverso un bosco ceduo in direzione sud. Da qui si passa accanto a Villa Cinciallegra, e si giunge all’aia di una fattoria, dove si prende la via a destra, in direzione ovest e si segue una strada bianca che attraversa il versante est del Monte Pendice. Al bivio, si imbocca una stradina sulla sinistra che attraversa un bosco di robinie, prima molto ripido poi di moderata pendenza.
Al quadrivio si prosegue diritti e si giunge alla parete denominata “la Palestrina”: da qui si svolta a destra trovandosi dopo un centinaio di metri in un piccolo spiazzo denominato Sella di Rocca Pendice; da qui si gira a sinistra e si sale verso la palestra "delle Numerate", dedicata all'alpinista Toni Gianese.

Seguendo il sentiero segnato, si sale verso i Ruderi del Castello di Speronella, servendosi della catena presente sulla parete del tratto roccioso, e si supera il muro di pietra della fortificazione. Si cammina lungo il muro e ci si trova infine sulla sommità del Monte Pendice: da qui un ampio terrazzo offre la vista sul resto del percorso.

Si prosegue lungo una discesa dolce fino alla torre di guardia, si incontra una cisterna sormontata da una grata, si scende a sinistra e proseguendo per un centinaio di metri si sale poi a sinistra tra robinie e pungitopo, giungendo alla Punta della croce, altro splendido punto panoramico.

Si riprende il percorso che scende sul versante occidentale, piega a sinistra e raggiunge poi lo spartiacque nei pressi di un blocco trachitico verticale. Si segue il saliscendi della cresta incontrando due insellature, si risale verso la cima del Sasso di San Biagio, dove si incontrano altri ruderi duecenteschi ed una bellissima radura panoramica. Da qui, una scalinata in pietra ci permetterà di scendere nuovamente ed arrivare alla strada asfaltata, di fronte alla chiesa di Castelnuovo.

Si attraversa il borgo e alla piazzetta si prende la sinistra e si scende verso Boccon; in corrispondenza di una curva a destra, si imbocca la mulattiera a sinistra e dopo qualche metro in salita si iniziano a scorgere spuntoni riolitici dalla caratteristica morfologia cui si deve il nome “Forche del Diavolo”.

Si procede in salita fino ad una radura, la si oltrepassa tenendo la sinistra, attraversato il castagneto si prosegue verso sud-est, si scende un poco per poi prendere a sinistra la via che costeggia un vigneto. Nei pressi del grande albero da frutto che domina la vigna, si giunge poi a un sentiero affiancato da rovi.

Oltrepassato il ruscello, si riprende la salita tenendo la sinistra e infine si incontrano due massi in corrispondenza di due bivi. In questo punto il sentiero dei Colli Euganei centrali incontra il Sentiero dell’Alta Via dei Colli Euganei.

Dopo aver svoltato a destra per due volte, si continua sul piano tenendo alla destra una piccola sorgente, si imbocca poi la salita che attraversa un bosco di conifere ormai ridotto a pochi esemplari, si sale ripidamente e si abbandona il sentiero dell’Alta Via

Svoltando a destra, si attraversa un castagneto e si procede in direzione nord lungo un sentiero che costeggia la base del Monte Venda e collega la Fattoria Brombolina alla località Laghetto, nei pressi di Boccon di Vo’. Si arriva ad un incrocio a tre strade, si imbocca il sentierino a sinistra, che sale tra piante di castagno e faggio. Ci si trova quindi sulla cresta occidentale del Monte Venda, da dove si può ammirare il panorama dei colli meridionali e della pianura sottostante.

La vegetazione cambia passando dal versante nord, fresco e ombreggiato, al versante sud, caratterizzato da una vegetazione di pseudomacchia mediterranea costituita da piante a basso fusto. Si segue la mulattiera che passa al di sotto della recinzione militare e più avanti, del Monastero degli Olivetani. Anziché salire a sinistra verso i ruderi del monastero, il sentiero prosegue a destra e scende fino alla forcella Baiamonte.

Mantenendo la destra, si segue il sentiero fino alla sbarra, prima della quale si imbocca il sentiero a destra e si comincia a scendere nel bosco di castagni e faggi. Qui si devia verso destra e si scende verso Est attraverso una ripida discesa che poi si addolcisce descrivendo alcuni tornanti prima di immettersi su una strada in terra battuta; procedendo verso sinistra si giunge alla strada Castelnuovo-Torreglia nei pressi della Trattoria Baiamonte.

Si percorre la strada asfaltata in direzione Torreglia per qualche centinaio di metri e la si abbandona poi per imboccare il viale che conduce al ristorante Settimo Cielo, costeggiando il quale si continua su sterrato, e al bivio si prende la salita a destra, poi si scende e si giunge ad un prato.

Seguendo la strada poderale ci si inoltra nuovamente nel bosco, lo si attraversa lungo un sentiero che scende velocemente e si immette sulla strada asfaltata nelle vicinanze dell’agriturismo Ca’ Noale. Qui si segue la strada asfaltata che circonda il monte Pirio, si oltrepassa l’omonima trattoria sino a giungere al capitello dedicato al culto mariano nelle vicinanze di un gruppo di case rurali, denominato Case Millanta.
Al capitello votivo si svolta a sinistra e si scende, incontrando poco più avanti un bivio; qui si prende la stradina più a sinistra che corre parallela a un vigneto.

Si continua a scendere, mentre affioramenti geologici si alternano a un panorama dolce e rilassante. All'incrocio si prosegue prendendo la sinistra in salita e infine s'imbocca, 30 metri più avanti, una pista che attraversa orizzontalmente due vigneti.
Al limitare della vigna si continua ancora in piano per 200 metri fino ad arrivare a un bivio; qui si infila la strada di sinistra che scende nella boscaglia e raggiunge una suggestiva valletta.
Scendendo nel bosco, si passa accanto ad un enorme leccio e si giunge infine in uno spiazzo aperto.

Dopo qualche decina di metri, ci si immette su una carrareccia più ampia che si segue verso destra. Si continua a scendere e si procede dritti fino a trovare un prato dominato da un ciliegio e poi un altro, dal quale la vista ci offre i profili dei monti Grande, Madonna e l'abitato di Teolo. 
Dopo essere tornati in piano, si prosegue diritti e si giunge al punto di partenza.

 


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