Colli Euganei

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Museo della Centuriazione romana

Museo della Centuriazione romana

Museo della Centuriazione romana

La sistemazione del territorio operata dai Romani nella Bassa Padovana

Il Museo di Granze dedicato alle centuriazioni romane fa parte del sistema museale della Bassa Padovana, insieme a i musei di Stanghella, San Salvaro (Urbana) e Villa Estense.
Il territorio del Comune di Granze fu in età romana luogo di divisioni agrarie (centurie) di cui sono tuttora visibili le tracce nella cartografia attuale.

Nel piccolo museo di Granze sono esposti pannelli con foto aeree in bianco e nero e a infrarossi delle sistemazioni agrarie di carattere centuriato, oggetti e manufatti ritrovati in loco e più in generale nel territorio compreso tra Colli Euganei e Adige, cippi in trachite “decussati” (che riportano il segno della croce a forma di “X”), che venivano posti nei punti di incontro tra cardini e decumani.

Il percorso museale inizia con le carte tematiche su diverse scale, che illustrano le bonifiche di epoca romana di tutta la Bassa Padovana.
Questi interventi vennero ripetuti più volte tra il I e il II secolo  a.C. a causa di un problema di scolo delle acque.
Proseguendo il percorso all’interno della sala, è possibile vedere reperti legati all’edilizia (pavimenti, intonaci, frammenti di mosaici, mattoni), alla vita domestica (anfore, vasellame), ed oggetti legati all’ambito funerario: una stele con inciso il ritratto del defunto, una moneta dell’imperatore Gallieno, un lacrimatoio e un’urna.
Non mancano oggetti in ceramica appartenenti ai Veneti Antichi, altri manufatti risalenti al periodo medievale, ampolle e bicchieri rinascimentali.
Il pezzo più importante in esposizione si trova al centro della sala: si tratta di un cippo gromatico in trachite con incisa la croce decussata; al di sopra vi è stata riprodotta la “groma” in legno, sull’esempio di quella ritrovata a Pompei. Questo strumento serviva per dividere il terreno tracciando linee ortogonali e quindi calcolare le superfici.
Oltre al cippo e alla groma, vi è un pannello che illustra il funzionamento e le modalità in cui i gromatici (topografi e misuratori dell’epoca) utilizzavano lo strumento e tracciavano cardini e decumani.

 


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