Colli Euganei

ITItaliano

Menu principale

Villa Rosa

Villa Rosa

Villa Rosa

Nell'amena località di Tramonte sorge una delle residenze signorili più raffinate della zona

Villa Rosa sorge nell'amena località di Tramonte nel comune di Teolo, sull'unghia collinare del gruppo Sengiari-Lonzina. Rappresenta una delle residenze signorili più eleganti della zona ed è facilmente riconoscibile percorrendo la strada provinciale che collega Torreglia ad Abano Terme, su cui si affacciano i raffinatissimi cancelli in ferro battuto che delimitano il bel giardino.

L'edificio appartenuto ai Camposampiero e passato alla famiglia Rosa nel XVII secolo, fu rifatto all'inizio del Settecento su una preesistenza cinquecentesca. La facciata è caratterizzata nella parte centrale da triplici aperture, che variano per forma e dimensione sui tre piani delle villa, creando un ritmo architettonico armonioso ed elegante. Al piano terra il portale di accesso è incluso nel bugnato e collocato tra due piccole finestre ovali; al piano nobile si trova un poggiolo su cui si affacciano i tre portali centinati e ornati da mascheroni sulla chiave di volta; al secondo piano si aprono finestre quadrate sotto il timpano decorato con lo stemma dei proprietari e sormontato da statue.

La villa appartenne a Francesco Rosa, ricco commerciante che acquistò il titolo nobiliare veneziano e sposò Gabriella Carla Patin, figlia di un famoso medico parigino che insegnava presso l'Università di Padova.

All'interno le sale sono decorate con affreschi che risalgono all'inizio del Settecento; nel salone centrale sono raffigurati i Quattro Elementi sotto forma di figure allegoriche (il Carro di Giunone, il Trionfo di Cerere, Venere Giove e Vulcano). Sui soffitti di altre stanze si incontrano temi religiosi, come S. Francesco che riceve le stimmate, la Colomba dello Spirito Santo e la Colomba con una corona di rose. Anche nell'adiacente Oratorio di famiglia sono stati realizzati delicati dipinti con soggetti sacri frammisti a decorazioni fitomorfe: teste di cherubini e busti di santi si alternano con lo stemma di famiglia (una rosa rossa in campo d'oro), ripetuto varie volte e colorato con tinte vivaci.

La villa è attorniata da un curatissimo parco impreziosito da statue di pregio e recintato da alcuni dei più bei cancelli in ferro battuto fra tutte le ville venete, con elaborati ricami e ricercate volute fin sopra le cimase.


Iniziativa finanziata dal Programma di sviluppo rurale per il Veneto 2014-2020
Organismo responsabile dell'informazione: GAL Patavino.
Autorità di gestione: Regione del Veneto
- Direzione AdG FEASR e Foreste -