Colli Euganei

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Il Santuario delle Sette Chiese e Villa Duodo

Il Santuario delle Sette Chiese e Villa Duodo

Il Santuario delle Sette Chiese e Villa Duodo

Il più importante complesso monumentale religioso di Monselice

Sulle pendici del Colle della Rocca, oltrepassata la chiesa di S. Giustina, si trova il più importante complesso monumentale religioso di Monselice: il Santuario Giubilare delle Sette Chiese.

Le chiese votive sono frutto del progetto di Pietro Duodo, nobile veneziano che aveva già edificato in questo luogo la propria residenza, con annessa cappella privata. Nel 1605 egli ottiene da Papa Paolo V il permesso di edificare ed intitolare le chiese come le sette maggiori basiliche romane, ottenendo il medesimo privilegio dell'Indulgenza Plenaria.

Le capelle sono in realtà sei: la sesta, avendo due intitolazioni (Santi Pietro e Paolo) funge infatti da sesta e settima, mentre alla fine del percorso troviamo la Chiesa di San Giorgio.

Il complesso, realizzato dall'architetto Vincenzo Scamozzi, rappresenta la Città Santa in miniatura, a cui si accede tramite un portone monumentale sormontato dalla scritta “Romans Basilicis Pares”, che introduce alla via romana.

Nelle sei piccole cappelle si trovano sei tele: cinque di Palma il Giovane (1548-1628) e una attribuita a Carlo Loth, che raffigurano le basiliche romane corrispondenti alle titolazioni di ciascuna cappella.

La chiesa di S. Giorgio conclude e racchiude il significato di tutto il percorso devozionale. Qui nel 1651 vengono portati da Roma i corpi di tre martiri e numerose reliquie. L'arrivo di nuove cospicue reliquie nel 1713 induce la famiglia Duodo ad aggiungere a fianco della chiesa un vero e proprio santuario in cui conservare i Corpi Santi.

Villa Duodo

La villa sorge sul piazzale dove termina la via del Santuario, creando un prospetto molto scenografico. Costruita alla fine del XVI secolo dall'architetto Scamozzi, inizialmente era costituita solamente dall'edificio a meridione. La seconda ala della villa, più imponente e in posizione ortogonale rispetto a quella tardocinquecentesca, venne aggiunta nel 1740 da Andrea Tirali, il quale morì prima di vedere terminati i lavori. L'ala pù recente ospita inoltre una serie di altorilievi ispirati alle Metamorfosi di Ovidio.

Il piazzale con al centro la fontana in pietra, è delimitato sul lato del monte da una scalinata adornata con le statue che rappresentano l'Alba, il Meriggio, il Crepuscolo e la Sera, opere dello scultore padovano Antonio Bonazza (1698-1763). La scenografica scalinata porta all'Esedra di S. Francesco Saverio, con la grotta-nicchia intitolata al santo che nel 1537 ha soggiornato nella città di Monselice.

Attualmente la villa funge da sede distaccata dell'Università di Padova.


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